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E’ ufficiale. Fabio Cannavaro non è più l’allenatore del Guangzhou FC. Questo quanto annunciato dal club cinese, il cui futuro è incerto viste le difficoltà economiche della sua proprietà, l’immobiliare Evergrande alle prese con uno spaventoso crac finanziario. “Dopo trattative amichevoli, il Guangzhou Evergrande ha deciso di rescindere il contratto di Fabio Cannavaro – scrive il club sul social Weibo – Ringraziamo profondamente Fabio Cannavaro per il suo immenso sforzo e il suo contributo positivo al club, e gli auguriamo il meglio per il resto della sua carriera!”.
“Il mio addio alla Cina non è figlia della crisi finanziaria dell’Evergrande: avevo decido qualche mesa fa” ha spiegato, però, l’ex campione del mondo a Sky. “L’avevo già detto al club. Ora il campionato cinese è diviso in tre blocchi, ogni volta si va in quarantena, 20-30 giorni, poi a dicembre avrei avuto una bolla di altri 40 giorni. Stavo bene, ma volevo tornare vicino alla mia famiglia”.
“Come allenatore sono sempre stato molto esigente: mi piace vincere ma, passando per il gioco, ora non è più possibile fare diversamente. L’esperienza in Cina è stata formativa, ho sempre allenato giocatori forti: ho riordinato le mie idee, quelle che quando ho smesso di giocare non avevo tutte in ordine” ha continuato. “Ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori: gestori come Capello o Lippi, o appassionati di tattica come Sacchi e Zaccheroni. Spero di essere una via di mezzo”.
Sul Napoli, oggi primo in classifica a punteggio pieno: “Osimhen? Con me a marcarlo non toccava palla… – scherza – E’ molto forte, fa reparto da solo, gioca nel corto, nello spazio. Quanto a Insigne e il rinnovo del contratto, lui e il suo staff devono fare le loro valutazioni. Ma penso che saprà trovare il compromesso per far contento anche i tifosi che lo amano tanto”.
Su Spalletti: “E’ una garanzia, ha le idee chiare: gli affiderei le chiavi di una squadra. Quanto al primato, ora va tutto bene con tutti i titolari in forma. Bisognerà vedere quando ci saranno le prima difficolta’, per assenze o squalifiche”.
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