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“Abbiamo deciso di sospendere il campionato. Le partite non si svolgeranno fino a quando il quadro della situazione non sarà totalmente nuovo e condiviso da tutti” queste le parole e le istruzioni comunicate dal ministro dello sport greco Giorgos Vasiliadis dopo una riunione d’urgenza del governo greco in seguito agli avvenimenti della scorsa notte durante la sfida tra Paok Salonicco e Aek Atene.
Al termine della sfida l’arbitro dell’incontro Georgios Kaminis aveva inizialmente annullato un gol segnato da Fernando Varela e aveva provocato una reazione da parte del presidente del Paok che era sceso in campo armato e aveva minacciato il direttore di gara e intimato ai suoi giocatori di uscire dal campo. Un gesto davvero incredibile su un campo da calcio con la decisione, quindi, di sospendere il campionato. Il ministro dello sport greco ha anche aggiunto che la Uefa è “in contatto con Atene” per poter sistemare la situazione.
IL VIDEO DELL’INVASIONE DI CAMPO
Il governo torna, quindi, a sospendere il campionato in seguito alle azioni di Ivan Savvidis che sarebbe ora ricercato dalla polizia assieme ad altre quattro persone con una fonte di polizia che avrebbe precisato che il presidente della squadra di Salonicco è ricercato per “flagrante violazione della legge sportiva. Nel quadro di una specifica procedura, se entro mezzanotte si manterrà irreperibile, sarà perseguito secondo la normale legislazione“. Savvidis, ha aggiunto la fonte, dispone del porto d’armi.
Le dichiarazioni di Vassiliadis continuano precisando che “Per tre anni il governo ha affrontato grandi battaglie per risolvere l’area travagliata del calcio. Abbiamo ottenuto diverse vittorie e non permetteremo di mandare tutto a monte, di tornare indietro“.