Il comitato tecnico degli arbitri di Spagna risponde al Real Madrid, che ieri ha formalizzato una denuncia nei confronti dell’arbitro Martinez Munuera con l’accusa di aver deliberatamente omesso nel suo verbale gli insulti a Vinicius Jr durante la partita in casa del’Osasuna. Lo stesso club di Pamplona, stamattina, aveva smentito ogni episodio di razzismo contestato ai propri tifosi. Infine, ecco che si fanno sentire anche gli arbitri iberici a sostegno del fischietto Martinez Munuera.
Così si legge: “Il Comitato Tecnico degli Arbitri della RFEF desidera esprimere il suo sostegno totale e incondizionato all’arbitro di Prima Divisione, Sig. Juan Martínez Munuera, a seguito delle accuse ingiuste mosse dal Real Madrid CF nella sua denuncia al Comitato di Competizione. Il suddetto club allude ad una serie di avvertimenti lanciati dai suoi giocatori riguardo ad urla o cori da parte del pubblico nei confronti del giocatore numero 7 del proprio club. Dobbiamo chiarire che, una volta esaminati gli audio della partita, non è stata ascoltata alcuna indicazione da parte di nessun giocatore del Real Madrid CF in merito a questo problema né, dopo la partita, il delegato del club ha informato l’arbitro di qualsiasi incidente relativo a queste urla o cori, come conferito dall’articolo 258, sui delegati dei club, del Regolamento Generale della RFEF. Tuttavia, il CTA tiene a ricordare che l’arbitro può mettere a verbale solo gli incidenti accaduti prima, durante e dopo la partita sul campo di gioco o in qualsiasi altro luogo degli impianti sportivi o all’esterno degli stessi, a condizione che abbia assistito gli avvenimenti, i fatti o, essendo stati constatati da qualsiasi altro membro del collegio arbitrale, gli vengono da lui direttamente comunicati, ai sensi dell’art. 240 del suddetto regolamento. Tuttavia, il Real Madrid CF non è a conoscenza del fatto che il relatore della partita, che fa parte del Comitato Tecnico degli Arbitri, abbia riportato nel suo rapporto quegli incidenti pubblici che considerava significativi, adempiendo ai suoi doveri di funzionario specializzato nella lotta contro la violenza, razzismo e xenofobia concessi dal Regolamento Generale della RFEF e che è allegato alla presente dichiarazione. Affinché non ci siano dubbi su questo documento, potete vedere come il compilatore firma il suo rapporto domenica 17 marzo alle 14:43. Questi rapporti vengono inviati all’organo disciplinare della RFEF alla fine di ogni giornata, come avviene da diverse stagioni. Infine, il CTA vuole significare che è il paese più impegnato nella lotta contro ogni tipo di violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza. È uno dei firmatari del Protocollo contro il razzismo nel calcio, del marzo 2005, in cui si impegna a riflettere tutti i tipi di reati razzisti a cui prendono parte sia i partecipanti che il pubblico; alla paralisi o interruzione momentanea delle partite quando si verifichino comportamenti razzisti, xenofobi o intolleranti; e alla sospensione della partita, esaurendo le vie volte a garantire la continuazione della partita, quando gli arbitri ritengono che le offese o i comportamenti razzisti, xenofobi o intolleranti siano estremamente gravi. Per questo motivo, nel 2022, ha creato ancora una volta un nuovo protocollo d’azione sugli incidenti pubblici, dimostrando così che persegue e perseguirà tutti gli incidenti che comportano pericolo, danno fisico o morale per i partecipanti. Il Comitato Tecnico degli Arbitri è aperto a guidare, partecipare o collaborare a qualsiasi iniziativa che l’establishment calcistico designa per combattere e sradicare la violenza, il razzismo, la xenofobia o l’intolleranza nel nostro sport. Noi arbitri siamo i principali destinatari della violenza verbale e fisica che avviene su tutti i campi di calcio e, quindi, i più interessati ad espellerla dal calcio”.