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Doveroso partire dai freddi numeri, da quelli che si incuneano direttamente nella questione, fino a quelli che ci girano attorno ma che forse raccontano ancora di più della realtà. Partendo da questi ultimi, allo Stadio Olimpico Lluís Companys – casa provvisoria del Barcellona – sono attesi più spettatori per la partita di stasera col Girona (circa 40.000), che per il big match (sulla carta) con l’Atletico Madrid (34.568) dello scorso turno. La ragione non sorprende, visto che il derby catalano con l’incredibile capolista di Liga (38 punti come il Real Madrid) sembra essere un vero dentro e fuori per le ambizioni dei blaugrana, fermi a -4 dalla vetta ma reduci da 10 punti in quattro gare. Segnali di risveglio che però, per evitare un’altra crisi, dovranno essere confermati nell’inedito big match contro una favola del calcio. A sette anni dal miracolo Leicester in Premier League, undici dal Montpellier in Ligue 1, quattordici dal Wolfsburg in Bundesliga, a trentotto da quello dell’Hellas Verona in Serie A, la Spagna si candida ad ospitare una nuova, bellissima storia, in un calcio ancor più difficile da scardinare rispetto agli altri.
Nel 2015 il Leicester era già leader della classifica dopo 15 giornate, totalizzando però 32 punti, sei in meno del Girona. Alle spalle di Ranieri i giganti Arsenal (30), Manchester United (29) e Manchester City (29). Una vera e propria Cenerentola intrufolata in una festa d’élite. Ora c’è il Girona che sembra fare assolutamente sul serio. Dopo la sconfitta nello scontro diretto col Real Madrid, la squadra di Michel ha vinto sei gare e ne ha pareggiata una, contro l’Athletic Bilbao. Quattro di queste vittorie sono arrivate in rimonta, con tanto di uno 0-2 trasformato in 5-2 contro l’Almeria. Protagonista su tutti il brasiliano Savio, attaccante in prestito dal Troyes. Sembra essere lui l’ex perfetto sconosciuto candidato ad entrare nella storia, un po’ come altri suoi illustri colleghi, come Edin Dzeko per il Wolfsburg, Olivier Giroud per il Montpellier e Riyad Mahrez per il Leicester. Prima però si pensa al Barcellona. Comunque vada, il Girona andrà via dal Montjuic col vantaggio in classifica sui blaugrana a tre partite dal termine del girone di andata. Difficile parlare di coincidenze a sette anni dal miracolo Ranieri.
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