“La Superlega è un campionato chiuso e io sono contrario a questo. Ci sono tante squadre che rimarrebbero fuori, penso ad Aston Villa, West Ham, Betis, Siviglia, Roma… tutte squadre che avrebbero valore zero. E questi campionati non esisterebbero più. Alla fine le grandi guadagnerebbero molto valore, ma si distruggerebbe una parte importante del calcio, che sono squadre forse di secondo livello ma che hanno una massa mostruosa di tifosi e che non riuscirebbero ad esistere nel lungo termine. Il merito sportivo deve prevalere ed è per questo che io sono contrario alla Superlega, ma penso che dobbiamo cambiare il calendario”. Lo ha detto l’ex difensore del Barcellona, Gerard Pique, intervenuto al MARCA Business Sport Forum a proposito del futuro del calcio europeo. Nei giorni scorsi il direttore generale del Borussia Dortmund aveva individuato in Netflix la rivale del calcio. Un’opinione che trova d’accordo Pique: “Alla fine è intrattenimento. Il calcio deve andare più verso l’intrattenimento. La gente ha gli orari che desidera per intrattenersi. Fa concorrenza a Netflix e anche ai social network. La gente passa ore e ore su questo tipo di piattaforme. È evidente che il calcio compete con tutto questo”.
Gerard Pique contro la Superlega: “Club come la Roma sono una parte importante del calcio”
Gerard Pique, Barcellona - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli