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Presso il Tribunale di Nizza ha preso il via il processo nei confronti di Christophe Galtier. L’ex tecnico del PSG e del Nizza si è difeso dalle accuse – tra le altre – di Jean-Clair Todibo nei suoi confronti e ha negato di aver utilizzato delle pratiche discriminatorie nei confronti di giocatori musulmani. “La questione del digiuno durante il Ramadan è un problema. Avevamo già dei dubbi ad inizio stagione e dopo aver visto il calendario sono iniziati a sorgere dei dubbi, anche perché l’ambizione del club era quella di arrivare in Champions League. Alcune gare importanti coincidevano con il periodo del digiuno, per questo ho chiesto quale fosse la strategia per quel periodo”, ha spiegato il tecnico.
Sulle accuse di Jean-Clean Todibo, Galtier dice: “Ci siamo incontrati nel mio ufficio e gli ho parlato della gestione del digiuno il giorno della partita. È musulmano rigoroso, questo lo sapevo. Mi ha risposto con educazione, affermando di aver assunto uno chef personale che aveva messo in atto tutte le precauzioni per rimanere il più efficiente possibile”. Galtier ha anche riconosciuto di aver paragonato un calciatore del Nizza a ‘King Kong’, ma ha assicurato come ciò non avesse nulla a che vedere con la sua etnia. Come riportato dal quotidiano francese Le Parisien, che sta seguendo in diretta il processo, il 57enne allenatore ha dichiarato: “Per me King Kong è sinonimo di forza e potenza “.
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