
Fonseca e l'arbitro - Foto Mourad ALLILI/SIPA/2503022221
Epilogo amaro per Paulo Fonseca, che ha ricevuto una squalifica da record dopo i fatti di Lione-Brest. L’allenatore dell’OL, esonerato dal Milan pochi mesi fa, non potrà infatti sedersi in panchina fino al 30 novembre 2025. Uno stop di nove mesi comminato dalla commissione disciplinare Lega Francese, una decisione destinata a far discutere. Inoltre Fonseca fino al 15 settembre non potrà addirittura entrare all’interno degli spogliatoi prima della partita e durante l’intervallo. Una notizia che forse mette in dubbio anche il futuro dello stesso tecnico sulla panchina del Lione: la società infatti aveva già anticipato di essere pronta a prendere provvedimenti interni.
Nelle scorse ore Fonseca aveva cercato anche di correre ai ripari con una lettera di scuse, attraverso la quale l’allenatore cercava di mitigare gli effetti del suo “testa a testa” con l’arbitro Bastien Millot durante il match tra Lione e Brest. “Mi assumo la piena responsabilità del mio errore, non ci sono giustificazioni – si legge nella lettera di scuse del tecnico -. Mi rammarico di aver avuto un atteggiamento contrario a quelli che sono i miei principi. Vi assicuro che, nonostante l’aggressività con cui mi sono rivolto a Millot, non c’era altra intenzione che esprimere il mio disappunto”.

A parlare di quanto avvenuto è stato anche lo stesso arbitro francese, che poche ore dopo i fatti ha rilasciato un’intervista a “L’Equipe”. “Ha avuto questo atteggiamento impressionante, come se volesse darmi un colpo in testa – ha affermato il direttore di gara – Sono rimasto fermo immobile, un po’ per la sorpresa un po’ perchè non volevo indietreggiare di fronte a un’intimidazione del genere. Per essere precisi, c’è stato un leggero contatto con il naso. Ha avuto un atteggiamento intimidatorio e aggressivo, che non si addice a un allenatore professionista. Il problema è anche quello legato all’emulazione, perchè tante persone a livello dilettantistico potrebbero sentirsi in diritto di poter tenere un comportamento simile.”
Prima della notizia della squalifica era intervenuta anche l’associazione degli arbitri francesi, condannando aspramente l’operato di Fonseca: “Si è trattato di un atto di brutalità nei confronti di un arbitro, chiediamo sanzioni all’altezza di un comportamento di così estrema gravità”.