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Il commissario tecnico della Francia, Didier Deschamps, ha analizzato la situazione inerente il calcio e la sua ripartenza dopo l’emergenza coronavirus. L’ex giocatore della Juventus prende a esempio la Bundesliga che è ripartita: “Le partite a porte chiuse le abbiamo già conosciute, per decisione disciplinare, quindi con un carattere punitivo. Una partita di calcio normale si svolge senza restrizioni e consente uno scambio fra i giocatori e il pubblico. Ho guardato la Bundesliga da quando sono riprese le partite in Germania. Certo, assomiglia al calcio. Non parlo del ritmo o dell’intensità delle partite. Ma certe immagini mi sembra molto incoerenti…vedo giocatori che disputano un incontro con tutti gli elementi propri del calcio: in particolare contatti e scontri. E, poi, vedo in tribuna giocatori di riserva con le mascherine a 2 metri di distanza uno dall’altro. Sinceramente, non capisco. Sono nello stesso impianto, possono entrare in campo da un momento all’altro. In tribuna il rischio sarebbe maggiore? Che incoerenza! Non mi piace”.
Discorso diverso per quanto riguarda la Ligue 1, visto che il campionato transalpino non ripartirà dopo la decisione del governo che ha chiuso la stagione in via definitiva: “Lo stop ai campionati in Francia è una decisione del governo che mi sembra coerente e saggia. E bisogna accettarla”. Come spiega il ct dei Bleus, si tratta di una questione meramente economica: “Si tratta, ovviamente, in primo luogo, di una problematica economica. Guardate le decisioni prese in Spagna e in Inghilterra, questi due grandi paesi del calcio stanno pianificando la ripresa della Liga e della Premier League ma hanno deciso di non riprendere i campionati femminili, che generano molti meno incassi. E’ tutto lì”.
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