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“Penso che sia irresponsabile, quando ci sono dei pazienti che lottano per la vita. Non è appropriato utilizzare i test quando ci sono persone che ne hanno bisogno. Non si riesce a vedere la realtà . Siamo tutti confinati a casa; non fa alcuna differenza se tu sia infetto o meno. Se qualcuno ha sintomi gravi, è questa la persona che ha bisogno necessariamente del test, non un calciatore, che è isolato a prescindere”. Luis Rubiales, presidente della federazione calcistica spagnola, condanna l’utilizzo dei tamponi sui giocatori della Liga per verificare la presenza del coronavirus. Secondo il numero uno della Federcalcio, i test andrebbero fatti prima a una persona con forti sintomi del virus, e non sui giocatori asintomatici del campionato spagnolo.
“Le autorità hanno detto questo: se qualcuno ha tamponi, maschere, guanti, che li consegni – continua Rubiales -. Gli ospedali li stanno esaurendo. C’è qualcuno che invia i tamponi ai club: è una mancanza di solidarietà , potrebbe anche essere illegale. Dovrebbe vergognarsene, è anti patriottico. Quando tutto questo sarà finito, quando meno persone ne avranno bisogno, forse prenderemo in considerazione i test per i giocatori dei nostri club, ma per ora i test devono essere per quelli che ne hanno bisogno”.
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