Calcio spagnolo ancora nel caos, dopo l’inchiesta in corso sull’organizzazione della Supercoppa in Arabia Saudita. “Sono sorpreso, non ho mai fatto niente di male, non so nulla di tutto quello su cui stanno indagando. Risponderò a tutte le domande”, dice Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, in questo momento in Repubblica Dominicana. Rubiales, sfuggito ieri all’arresto proprio perchè all’estero, attraverso i media spagnoli ribadisce di non avere “niente da nascondere” e si dice pronto a collaborare: “Prima si chiarisce tutto, meglio è”.
Intanto il Consiglio superiore dello Sport spagnolo ha voluto allontanare le voci secondo cui l’inchiesta in corso potrebbe mettere a rischio lo svolgimento dei Mondiali 2030, assegnati alla Spagna insieme a Marocco e Portogallo. “La candidatura della Spagna è molto solida. Siamo la forza trainante. Siamo un Paese con una tradizione calcistica, con stadi straordinari, con città entusiaste della candidatura, con servizi pubblici, con treni ad alta velocità , in altre parole, siamo un Paese straordinario, come è stato dimostrato tante volte, per organizzare eventi sportivi e di altro tipo”, ha detto il presidente del Consiglio superiore dello Sport José Manuel RodrÃguez Uribes. “Lavoreremo affinché la Federcalcio possa rimettersi in carreggiata e nei prossimi mesi potremo progettare le sedi e il progetto per una Coppa del Mondo sostenibile. Credo sia risaputo nel mondo che la Spagna è una garanzia di successo e sicurezza”, ha aggiunto.