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“Quando ho ricevuto la prima chiamata ero in casa. Ho parlato con il signor Moshiri e poi, successivamente, c’è stata una teleconferenza con molte persone collegate. Volevano farmi delle domande ma, cosa che mi ha sorpreso, non mi conoscevano come professionista”. Rafa Benitez, in un’intervista rilasciata a Liverpool Echo, ha rivelato che i proprietari dell’Everton non lo conoscevano abbastanza quando lo hanno chiamato per offrirgli la panchina del club. “Pensavano che io fossi andato in Cina senza particolari motivi ma ci sono andato perché era una grande opportunità, non avendo ricevuto offerte in Inghilterra – ha detto – . Era un progetto con potenziale e denaro, ma la pandemia ha cambiato tutto. Adesso sono tornato qui e posso competere di nuovo, con una proprietà ambiziosa”.
“Non sapevano però che quando ero al Liverpool ho cambiato l’Academy. Che ho una laurea in educazione fisica e lavoravo nelle scuole per poter lavorare con i giovani calciatori. Ho fatto lo stesso al Real Madrid e al Dalian, mi piace migliorare il settore giovanile” ha aggiunto lo spagnolo.
“Anche qui faremo degli errori, come li fanno tutti, ma abbiamo esperienza per allenare Premier League, abbiamo allenato anche in Italia e Spagna e conosciamo persone in tutto il mondo. Ci piace lavorare con i giovani e migliorarli. Non sono manager normale perché io sono un allenatore” ha concluso Benitez.
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