Calcio estero

Eto’o: “Non voglio diventare Capo di Stato. Bisogna costruire il futuro”

Samuel Eto'o
Samuel Eto'o - Foto Nicolò Campo/Sipa USA/IPA

In una lunga lettera pubblicata sui social, Samuel Eto’o, ex attaccante di Barcellona e Inter e presidente della Federcalcio camerunese, ha rotto il silenzio dopo le feroci polemiche sulla nomina del nuovo tecnico della nazionale di calcio, effettuata direttamente dal Governo di Yaoundé. Polemiche che lo vedono al centro di questa faccenda, con tanto di accuse da parte dei cittadini di voler diventare il Capo dello Stato: “Cari amici, cosa sarei senza il vostro affetto? Ho la fortuna di poter contare su una legione di sostenitori per oppormi alle avversità che mi perseguitano. Le bugie mi perseguitano ma voi mi difendete dalle calunnie che mi vogliono abbattere. Costruite una diga quando la malafede tanta di sopraffarmi. Grazie mille. Ho dedicato la mia vita al calcio: ho giocato dall’infanzia all’età adulta e oggi sono presidente federale, ho dato il meglio di me. Sono stato eletto a capo della Fecafoot e lavoro venti ore al giorno per dare alla nostra gioventù i servizi che la mia generazione non ha avuto”, scrive Eto’o nel post sui propri social.

“Chi di voi mi ama e mi apprezza sa che non mi nascondo per esprimere il mio pensiero. Sì, nel 2018 ho votato per il presidente Paul Biya. E ho un incrollabile fiducia nei suoi confronti ma non permetterò a nessuno di privarmi dei miei diritti civili. Per quanto mi riguarda, sia chiaro: la presidenza della Fecafoot non è un trampolino di lancio per accedere alla presidenza della Repubblica. Lo ripeto forte e chiaro: io, Samuel Eto’o jr., non sono un candidato alla presidenza del Camerun”, prosegue la stella del calcio africano scacciando le polemiche.

Infine Eto’o conclude con un messaggio positivo e un grande obiettivo: “Questo chiarimento mi sembra necessario per fermare queste voci. Fanno soffrire la mia famiglia, spaventano i miei amici, interferiscono con il nostro progetto sportivo e minacciano la mia sicurezza. Cerchiamo di essere costruttivi. Sogniamo in grande per il nostro Camerun, diamo il meglio di noi stessi ognuno nel proprio ruolo. Restituiamo al calcio camerunese tutta la sua grandezza”.

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