Arjen Robben non ha resistito al richiamo del campo e ad un anno dall’annuncio del ritiro, torna a giocare. Per farlo, il calciatore olandese ha deciso di firmare con il Groningen, la squadra che lo ha lanciato fra i professionisti. L’annuncio della società ha emozionato i tifosi, a cui è stato svelato anche come Robben sia stato convinto a tornare. “Siamo andati a Monaco per chiedergli di venire a giocare con noi, giusto alcuni giorni dopo il suo ritiro l’anno scorso” ha spiegato il direttore tecnico del club, Mark-Jan Fledderus, “all’epoca, però, non è successo ma abbiamo mantenuto i contatti e abbiamo organizzato segretamente con sua moglie di viaggiare ancora una volta e di parlare di nuovo con lui il mese scorso”.
Qui arriva la svolta. “Il 21 maggio ho guidato fino a Monaco su invito di Bernadien (la moglie di Robben, ndr). Abbiamo colto di sorpresa Arjen” ammette il dt, “è stato un grande momento. Abbiamo ordinato del buon sushi dal suo ristorante preferito e abbiamo fatto una compilation dal documentario “The Last Dance” e filmati di Robben. Abbiamo quindi concluso che il modo migliore per aiutare il nostro club era giocare a calcio con noi“. Lo stesso Robben ha poi spiegato: “Sono qui per aiutare il club e lo faccio mostrando l’atteggiamento giusto. Non ho nulla da perdere e mi presento alla sfida con un atteggiamento positivo, cercando di trarne il meglio. Non ho fissato alcun obiettivo, potrebbe finire in un mese o potrebbe durare due anni“. “La decisione è divenuta più semplice grazie al supporto della mia famiglia” ha spiegato il calciatore olandese, “ritirarmi è stata la decisione più dura della mia carriera, forse un po’ forzata con tutti. Abbiamo deciso di stare un altro anno a Monaco per goderci la città e abituarci all’idea di non giocare a calcio. Non ho guardato molto per almeno sei mesi e mi sono divertito a fare altro in questo periodo”.