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Eden Hazard vive ancora a Madrid, a quattro mesi dal suo addio al calcio, a sette invece dalla fine del suo contratto con il Real, il club che nel 2019 sborsò quasi 100 milioni di euro per assicurarsi il suo cartellino. L’attaccante belga però deluse le aspettative e collezionò 73 presenze e appena 7 gol in quattro stagioni. Oggi in un’intervista a L’Equipe, Hazard, torna a parlare della sua deludente avventura in Spagna: “Se è stata una scelta sbagliata? Ora è facile dirlo. Fin da piccolo sono stato tifoso di Zidane. C’era Zidane, quindi amavo il Real Madrid. Il Bernabéu, la maglia bianca… ha un fascino che altri non hanno. Il Real Madrid è speciale”, esordisce. “È il club che è un po’ vanaglorioso e io non sono così – spiega -. Non mi piaceva nemmeno il modo in cui si giocava, se paragonato ad altri club. Ma era il mio sogno. Non potevo finire la mia carriera senza venire a giocare a Madrid”. Anche la sfortuna non lo ha aiutato: “Forse avevo bisogno di allenarmi di più. Ho avuto anche degli infortuni sbagliati nei momenti sbagliati. Poi l’operazione, il lockdown…”. “Mi sono sentito triste per i tifosi del Real e deluso per loro – spiega -. Quando sono arrivato erano pieni di speranza. Vorrei dire loro: ‘Ehi, non è colpa mia, il mio corpo mi ha deluso. Ci ho provato, ma non ha funzionato’. Mi dispiace”.
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