Calcio estero

Ecco il Clasico, Real Madrid e Barcellona in campo. Stavolta fateci divertire

Doveva essere la domenica dei ‘Classici’. Ma alla fine Juventus-Inter non si giocherà proprio perché una coabitazione a porte chiuse con il gemello della Liga tra Real Madrid e Barcellona sarebbe stato uno smacco troppo grande da digerire. Meglio il rinvio e spazio alle polemiche. Ma in Spagna, dove l’eco del coronavirus si è limitato alla paura, si gioca e le due corazzate sono pronte a contendersi i tre punti che possono ridisegnare i piani alti di una classifica che recita Barcellona a 55 punti e Real Madrid a 53. Il calcio si inchina, parola a Messi e Kroos, al veterano Zidane (mai così in discussione) e all’esordiente Setièn ma anche agli attori non protagonisti fin qui pronti a prendersi la scena: da de Jong (“Sogno un altro 1-4”, ricordando l’impresa in maglia Ajax) a Vinicius mentre non ci sarà Hazard, infortunato in quella che finora è stata la stagione che più ha deluso.

Come ha deluso del resto il Clasico di andata. Uno 0-0 scialbo, come non si vedeva dal 2002. A mesi di distanza da quella partita, Valverde non è più sulla panchina, il Barcellona è stato travolto dallo scandalo legato ad una società di social media per screditare i calciatori ma chi fatica di più in campo è il Real Madrid, reduce da un punto in due partite in Liga e dalla sconfitta in Champions League contro il Manchester City. Il Real vuole reagire, anche per Sergio Ramos pronto a superare il record di presenze in Real Madrid-Barcellona. E il Clasico diventa la risposta alla paura coronavirus che sta sconvolgendo il calcio. Va letta in tal senso la presenza allo stadio del Wuhan Zall, squadra che rappresenta la zona più colpita dal coronavirus in Cina, in Spagna da mesi per allenarsi.

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