Dalla Francia L’Equipe ha anticipato la decisione della commissione legale della LFP, la lega calcio professionistica transalpina, chiamata a deliberare sulla controversia tra Kylian Mbappé e il Psg. Il giocatore, che nel frattempo si è trasferito al Real Madrid, ha chiesto 55 milioni di euro di stipendi arretrati non pagati nel periodo di aprile, maggio e giugno. La LFP ha condannato, stando all’autorevole giornale francese, il club transalpino, riconoscendo le ragioni dell’attaccante.
Nella sentenza, la commissione ritiene che “è sbagliato” che il Psg non abbia pagato “gli elementi salariali previsti dal contratto di lavoro concluso tra le due parti il 21 maggio 2022”. Il Psg credeva di avere un accordo orale con il giocatore in caso di addio a parametro zero, mentre l’attaccante ha detto che l’accordo, pur esistendo, non era stato rispettato, perché dopo aver annunciato l’addio aveva visto ridursi lo spazio in campo e il minutaggio di gioco. È saltata dunque la mediazione e il Psg dovrà pagare entro sette giorni i 55 milioni di euro, corrispondenti agli ultimi tre mesi di stipendio del giocatore al Parigi e ai relativi bonus etici.
Riguardo la vicenda è già arrivato il commento del Psg, che ha spiegato di non aver intenzione di pagare la somma, e anzi si aspetta che l’attaccante rivendichi i propri diritti davanti al tribunale del lavoro, autorizzato a trattare, chiaramente, tali questioni contrattuali. Il club, infatti, in un comunicato stampa ha richiamato “i limiti del potere giuridico della commissione [della LFP] per prendere una decisione completa su questa questione”, ribadendo di essere “lieto di presentare tutti i fatti” davanti a un tribunale competente. Ci si attende, quindi, una lunga battaglia.