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Antonio Conte vince la sua prima partita in Premier League alla guida del Tottenham. Lo fa battendo in casa, nel posticipo domenicale, il Leeds di Marcelo Bielsa, per 2 a 1, in rimonta. Al termine della sfida, l’ex allenatore di Juventus, Nazionale e Inter, si scatena in un’esultanza passionale delle sue; quelle che l’hanno reso celebre. Nessuna novità però, perché a Londra lo conoscono bene: non a caso nel post partita, le domande sono legate a come trasmettere questa grinta ai giocatori degli Spurs, dove spiega cosa si aspetta dalla sua squadra.
Tutte le sue dichiarazioni sono riprese da Football London: “Ho una grande passione e voglio trasferirla a questo ambiente. Si può avere talento e organizzazione, ma passione e cuore o ce le hai o no. Abbiamo festeggiato la vittoria perché penso sia stata difficile da ottenere. Sono contento io e lo sono per i giocatori; hanno giocato con personalità . Dobbiamo essere soddisfatti di noi stessi. Questo è un punto da cui partire per il prosieguo della stagione, nella quale vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Dopo il primo tempo erano un po’ delusi, ma avere questo spirito e questo carattere significa avere cuore e passione”.
La squadra ha ancora molto da lavorare per assimilare l’intensità e le idee tattiche del tecnico pugliese. Infatti dice: “L’aspetto che mi preoccupava di più era quello fisico. In queste prime tre settimane abbiamo lavorato molto sulla componente fisica, ma solo con chi era al centro sportivo. Sicuramente dobbiamo migliorare perché l’intensità è la base che serve alla mia idea di gioco. E il mio obiettivo è di averla per tutta la durata della partita”.
Adesso il Tottenham è distante quattro punti dall’ultimo posto disponibile per la Champions, occupato dal West Ham. Arrivare tra le prime quattro è una cosa legittima a cui aspirare: “Di sicuro vogliamo lottare per migliorare la nostra posizione in classifica. Però voglio essere onesto: la Premier è un campionato molto difficile e si possono perdere punti contro tutte le squadre. In questo momento ci sono quattro squadre che, per tanti motivi, sono lontane, ma non ho paura di questa situazione. Ho fiducia nei miei giocatori. Ho fiducia in questa squadra. Vogliamo combattere e lottare per cercare di stare vicini alle posizioni che contano, quindi alla zona Champions. La società mi ha chiamato per migliorare la situazione presente e per costruire il futuro. Sono sicuro che possiamo migliorare sin da subito e lottare per essere competitivi in ogni competizione”.
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