Il calcio è fermo in quasi tutto il mondo a causa dell’emergenza Coronavirus, che ha costretto anche a rinviare Euro2020, ma in Sud America non hanno la minima intenzione di cancellare o rinviare i principali eventi, almeno per il momento. I vertici della Conmebol, infatti, hanno tenuto una riunione straordinaria in videoconferenza, dalla quale è emersa l’unanime volontà di portare a termine le competizioni locali ed internazionali, con le date ancora da definire. Il massimo organismo sudamericano ha ribadito le proprie intenzioni: “La priorità sarà data ai tornei locali, che dovranno essere i primi a ripartire”.
Per ripartire al più presto, però, serviranno decisioni e cambiamenti drastici, come la cancellazione delle serie minori in alcuni casi. In Messico è già stato deciso il blocco di promozioni e retrocessioni per le prossime cinque stagioni, con la probabile cancellazione delle serie inferiori a partire dalla seconda divisione, soluzione che potrebbe adottare anche l’Argentina.
Sul fronte tornei internazionali, la Libertadores e la Sudamericana sono a rischio a causa della compressione del calendario, condizionato dai singoli campionati. Nella prima, infatti, finora sono state disputate solo le prime due giornate dei gironi. La Conmebol e le singole federazioni, però, faranno di tutto per terminare la stagione in corso, magari modificando la formula a partire dagli ottavi di finale.
Le nazionali, invece, a marzo avrebbero dovuto iniziare le qualificazioni mondiali in vista di Qatar 2022 e, ora, è al vaglio la possibilità di cambiare la formula che prevede un girone unico con sfide di andata e ritorno, ma al momento non è stata decisa alcuna modifica. Si potrebbe partire tra il 4 e l’8 settembre, aumentando gli impegni il prossimo anno. Per quel che riguarda la Copa America, inizialmente programmata per quest’estate, la Conmebol ha già comunicato lo spostamento della competizione al 2021.