Calcio estero

Chelsea vicino alla cessione: da Boehly 1.2 mld di investimenti

Stamford Bridge - Foto di Jason Bagley CC BY-SA 2.0

Mancano solo gli ultimi dettagli per l’acquisto del Chelsea da parte del consorzio statunitense con a capo Todd Boehly. Nell’attesa dell’ufficializzazione, che dovrebbe arrivare nel giro massimo di una settimana, emergono alcuni dettagli del contratto che verrà sottoscritto, contenente anche gli impegni che la nuova proprietà ha deciso di assumersi.

Tra questi, i media inglesi hanno dato grande risalto alla cosiddetta clausola anti-Glazer, la famiglia statunitense proprietaria del Manchester United. Contrariamente a quanto fatto negli anni appunto dai Glazer, i nuovi proprietari del Chelsea si sono impegnati a non distribuire dividendi né cedere quote azionarie o ricoprire ruoli operativi retribuiti per i primi dieci anni della loro gestione.

Tra gli impegni presi dalla nuova proprietà, viceversa, c’è anche la promessa di un investimento di almeno 1,2 miliardi di euro per migliorare lo stadio, il settore giovanile e la squadra femminile. Secondo quanto scrive il Daily Mail: “un modo per dimostrare la serietà del nuovo progetto, chiamato nel difficile compito di non far rimpiangere l’era gloriosa, da un punto di vista dei trofei sportivi, vissuta sotto la proprietà di Roman Abramovich”.

A proposito del magnate russo, sono state prontamente smentite le indiscrezioni, circolate nei giorni scorsi, secondo cui Abramovich avrebbe preteso il pagamento del credito personale, pari a poco meno di due miliari di euro, che vanta sul Chelsea. Fonti vicine all’oligarca russo non solo hanno smentito la notizia, ma hanno anche confermato l’intenzione dell’ormai ex proprietario, sottoposto a dure sanzioni nel Regno Unito dove tutti i suoi beni sono stati congelati, di destinare l’intera somma del takeover (circa 4,5 miliardi di euro) ad un’organizzazione benefica che si occupa delle vittime del conflitto bellico in Ucraina.

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