Un’inchiesta pubblicata dal New York Times ha portato alla luce un ambiente di lavoro tossico in casa Chelsea, dove i dipendenti sono costantemente vittime di intimidazioni. Il quotidiano americano ha ascoltato dodici persone che lavorano o hanno lavorato per i blues e le testimonianze sono scioccanti. “Non dormivo bene la notte e le mie condizioni continuavano a peggiorare. Non mi era mai capitato di dovermi preoccupare della mia salute mentale” ha raccontato un uomo. La cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata il suicidio di Richard Bignell, ex direttore di Chelsea Tv. L’uomo era stato licenziato a settembre e, pochi mesi dopo, si è tolto la vita. “L’ultima volta che l’ho visto era messo davvero male” ha rivelato un collega. Non è un caso che tra le cause del suicidio vi sia “la disperazione per il licenziamento”. Il nuovo proprietario Todd Boehly dovrà dunque lavorare anche sotto questo punto di vista ed ha già annunciato la nomina di un gruppo audit esterno per far luce sul caso.
Chelsea, inchiesta shock del NYT: intimidazioni ai dipendenti e persino un suicidio tra i lavoratori
Chelsea - Foto Ben Sutherland - CC-BY-2.0