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Slitta al 15 febbraio il termine per il deposito della perizia sulle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali prodotte nel corso dell’indagine sul presunto esame farsa sostenuto da Luis Suarez all’Università per stranieri di Perugia. Il consulente incaricato dal gup ha chiesto tempo per completare l’elaborato. L’udienza di oggi è stata quindi subito aggiornata al 9 marzo 2022. In quell’occasione saranno sentiti, oltre al perito stesso, anche gli imputati. Fissata per il 30 marzo la discussione. La trascrizione delle intercettazione era stata sollecitata dalla Procura di Perugia e aveva trovato concordi le difese degli imputati, l’allora rettrice dell’Università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, la professoressa ed ex direttrice del Centro di valutazione e certificazione linguistica Stefania Spina, assistite dallo studio legale Brunelli, l’allora direttore generale dell’ateneo, Simone Olivieri, difeso dall’avvocato Francesco Falcinelli, e Maria Cesarina Turco, uno degli avvocati della Juventus. Secondo la ricostruzione della Procura, l’esame ‘farsa’ sarebbe stato concordato per favorire l’ottenimento del certificato di lingua italiana di livello B1, necessario a Suarez per ottenere la cittadinanza italiana e perfezionare, in questo modo, il passaggio alla Juventus da calciatore comunitario. L’affare poi salto’. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’attaccante avrebbe avuto in anticipo domande e risposte per superare senza intoppi la sua prova d’esame, in una sessione organizzata – sempre per l’accusa – appositamente per lui.
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