Nel primo pomeriggio si è tenuta una conferenza stampa alla ‘Ciudad del Fútbol de Las Rozas’ con presenti il Comitato Tecnico degli Arbitri, il Segretario Generale della RFEF, Andreu Camps, e il Presidente del CTA, Luis Medina Cantalejo per aggiornare la stampa e il pubblico sul caso ‘Negreira’ che si è abbattatuto sul calcio spagnolo e sulla categoria arbitrale. Come prevedibile si è trattata più che altro di una presa di posizione dovuta da parte dei diretti interessati, che hanno sentito il bisogno di metterci la faccia per difendere la categoria in un momento complicato. Nessuna novità per quanto riguarda il procedimento in sé o notizie sul Barcellona, essendo il tutto ancora in corsa.
Il primo a prendere parola è stato Andreu Camps: “Fiducia assoluta della Federazione a tutto il collegio arbitrale. Nessuna azione singola dovrebbe mettere in dubbio il collegio e la sua piena onestà. La RFEF ritiene che la corruzione di una persona non faccia della classe politica una classe corrotta. La corruzione o l’azione sleale di uno non rende corrotta la classe ufficiale”. E ancora: “Non diffondiamo informazioni che non siano state messe in mano agli organi giudiziari. Dobbiamo fornire i dati che possiamo fornire. Tutto ciò che nuoce alle indagini è sconsiderato. Il nostro impegno è andare fino in fondo. Questa è la strada giusta per farlo. In uno stato di diritto ci sono regole che vanno rispettate. Una di queste è la prudenza. Luis Rubiales ha licenziato l’intera dirigenza arbitrale, compreso Enríquez Negreira”
Poi è stato il turno di Luis Medina Cantalejo: “Ho convocato l’intera squadra dopo aver appreso le informazioni dai media. Era ora di metterci la faccia e mandare un messaggio di tranquillità. Purtroppo c’è sempre qualcuno che preferisce posizioni egoistiche e traditrici. Coloro che hanno più interesse a questo chiarimento siamo noi. Gli arbitri”, spiega. “Ci sono state chieste informazioni dal dipartimento di integrità e tutti i dipendenti si sono messi al lavoro. Abbiamo inviato un sondaggio con due o tre domande che sono anche trapelate e tutti gli arbitri hanno collaborato tranne uno, di cui non farò il nome”.
Il nome in realtà pare essere quello di Javier Estrada Fernandez, che ha denunciato José María Enríquez Negreira e suo figlio, Javier Enríquez, per un presunto reato di corruzione sportiva o frode sportiva. Il fischietto 47enne ora lavora come arbitro del VAR in Liga e partite di Coppa ma non è stato designato per alcuna sfida in programma il prossima settimana. In ogni caso Cantalejo chiede “rispetto per Fernandez. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e non creare divisioni”.