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“Mai mi sarei aspettato che dalla panchina mi sarei ritrovato in un’aula tribunale a far valere i miei diritti calpestati“. Sinisa Mihajlovic racconta tutto il suo disappunto contro lo Sporting Clube de Portugal in un’intervista esclusiva a ‘La Gazzetta dello Sport’. L’avventura sulla panchina portoghese per il tecnico serbo è durata solamente dieci giorni prima del cambio di presidenza che ha portato al suo licenziamento nonostante il contratto triennale. L’ex allenatore del Milan farà valere il ‘licenziamento senza giusta causa‘ davanti al Tas di Losanna: “Confermo di essere stato licenziato senza giusta causa dallo Sporting pochi giorni prima dell’inizio del contratto che mi avrebbe legato per le prossime tre stagioni – spiega a La Gazzetta dello Sport – Il presidente Bruno de Carvalho è stato allontanato dall’Assemblea dei Soci ed il 27 giugno il club mi ha esonerato dall’incarico sostenendo che non avessi superato il periodo di prova previsto dai regolamenti portoghesi per i contratti tra società e allenatori. Ma questa motivazione è assolutamente infondata e strumentale, visto che in quel momento il contratto non era neppure iniziato e io mi trovavo ancora in ferie in Sardegna“. Infine chiude: “Io e il mio staff abbiamo dato mandato allo studio del nostro legale di procedere davanti al Tas di Losanna per ottenere il risarcimento contrattualmente previsto in caso di esonero. Ieri sono state presentate tutte le carte ed è iniziato l’iter burocratico“.