Si chiude il caso Mbappè in Svezia, anche se il nome del calciatore non è mai stato citato dalle autorità giudiziarie locali. La procura svedese ha annunciato giovedì mattina di aver chiuso per insufficienza di prove l’indagine nata a seguito di una denuncia per un presunto stupro che sarebbe avvenuto in un hotel di Stoccolma. Secondo la stampa svedese l’attaccante del Real Madrid – mai menzionato direttamente dalle autorità svedesi – veniva considerato “ragionevolmente sospetto”. Lui si era sempre detto sereno ed estraneo a ogni fatto e intanto oggi è arrivata la chiusura dell’inchiesta e, nel comunicato firmato dal pubblico ministero Marina Chirakova, si legge che “durante l’indagine è stata identificata una persona per un sospetto caso di stupro e due casi di molestie sessuali, ma considero le prove insufficienti per portare avanti il procedimento. Non ci sono elementi sulla persona sospetta di aver commesso un delitto”.
Nei giorni scorsi, in un’intervista a a Canal+, Mbappé aveva parlato dell’inchiesta svedese. “Non mi aspettavo tutto questo, ne sono rimasto sorpreso. Non ho ricevuto nulla. Nessuna convocazione, niente. Qualcuno ne ha parlato sulla stampa, ma il governo svedese non ha mai detto nulla. Non sono preoccupato, non lo sono mai stato perché è solo un malinteso. Non ho idea di chi possa aver presentato la denuncia. Dobbiamo lasciare che la giustizia faccia il suo lavoro. Quando finirà, ognuno farà la sua parte”, le parole dell’attaccante del Real e della nazionale francese.