Carlo Ancelotti fa un bilancio della sua carriera. Lo fa in un’intervista a France Football, nel quale si sofferma sui migliori calciatori allenati, ma anche sulla sua gestione dello spogliatoio. Impossibile però scegliere il miglior 11 della sua avventura da allenatore: “Non è facile… Sui migliori club, posso rispondere: Milan e Madrid – dice l’attuale allenatore dei blancos -. Riguardo la squadra migliore, è difficile parlarne. Ho avuto l’onore di gestire giocatori e squadre fantastiche. Non posso nemmeno elencare i migliori giocatori che ho allenato. Il mio miglior undici non esiste, è impossibile farlo. Sarebbe quasi irrispettoso. Solo per i portieri: ho allenato Courtois, Casillas, Neuer, Cech, Buffon, Peruzzi, Van der Sar, Sirigu… Che giocatori incredibili. Come vuoi scegliere?”, ha spiegato Ancelotti, che non si considera il miglior tecnico degli ultimi 30 anni: “No, non credo. Ho vinto tanto, ma altri allenatori ancor più di me. Ferguson, Guardiola o Lobanovski. E anche se pensassi di essere il miglior allenatore degli ultimi trent’anni, cosa accadrebbe? Mi farebbero una statua? No, no”. Sul rapporto con lo spogliatoio: “Sono amico dei miei giocatori. E voglio esserlo! Possono parlarmi di qualsiasi cosa. Dico loro: ‘Voglio costruire un buon rapporto con voi’. Ricorda, non sono al di sopra di te. Ma neanche io sono inferiore a te”. E rivela: “Prima di fermarmi vorrei vincere una nuova Champions League. E poi un’altra (Ride, ndr). Ogni allenatore vuole arrivare in cima. Ma allenare il Real Madrid è davvero speciale, è il miglior club al mondo, per la sua storia, la sua atmosfera, i suoi tifosi. E poi c’è il Milan, il miglior club per studiare calcio. Ho avuto l’opportunità di allenarli entrambi”.