Calciopoli, a quanto pare, non è un unicum italiano. Anche in Belgio infatti, sta per arrivare un vero e proprio terremoto. Il procuratore federale ha infatti annunciato di voler deferire 56 persone e una società commerciale in seguito a un’indagine durata mesi per far luce su un grosso caso di frode che coinvolge le più grandi società. Al momento si tratta solo di un atto d’accusa “provvisorio”, che quindi può, ovviamente, ancora essere impugnato dagli avvocati della società stesse. La Calciopoli in salsa belga è nota come “Operation Zero” o “Footballgate” ha nel mirino agenti, arbitri, giocatori, dirigenti dei club della Pro League (la prima divisione belga), tutto riferito al 2018, anno in cui è iniziato lo scandalo.
Fino ad ora, l’indagine si era concentrata principalmente su trasferimenti, stipendi e commissioni agli agenti dei giocatori, con reati che vanno dall’appropriazione indebita fino alla frode fiscale e al riciclaggio di denaro, ma adesso, grazie alla collaborazione dell’agente pentito Dejan Veljkovic, il tutto sembra diventare più complicato. Alcuni sospettati dovranno anche rispondere del loro coinvolgimento in almeno due partite truccate. Secondo quanto riferiscono i media locali, l’agente dei calciatori Mogi Bayat e almeno quattro allenatori rischierebbero il carcere. Le società Bruges, Genk, Anderlecht, Charleroi, Standard Liegi, Mechelen, Lokeren risultano al momento citati negli atti. Per concludere, oltre gli indagati, altre 200 persone sono sospettate di aver ricevuto denaro durante operazioni non dichiarate e sono state invitate a regolarizzare la loro situazione con il fisco.