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“Me ne vado a testa alta con la consapevolezza che ho dato tutto per questa maglia e per questi colori. Non dimenticherò mai questo club che sarà per sempre nel mio cuore”. Si è congedato così Wellington Pereira Rodrigues, meglio noto come Gum, dal Fluminense una delle ultime bandiere del calcio brasiliano. Lo scorso 31 dicembre 2018 è scaduto il contratto del centrale dopo dieci anni di carriera alla Fluminense: un’esperienza ricca di soddisfazioni e titoli vinti per un guerriero che ha saputo conquistare l’amore dei propri tifosi.
“Gum, guerreiro, dá porrada no Escudero!“, il coro che il settore più caldo del tifo tricolore gli ha dedicato ricordando l’episodio di un celebre scontro con Escudero dell’Argentinos Junior. Difensore roccioso, esperto dall’alto dei suoi 32 anni e col fiuto del gol: caratteristiche che gli hanno permesso di segnare ventinove gol in carriera e di rappresentare un costante pericolo in area di rigore.
Arrivato nel 2009 per sostituire il partente Thiago Silva che pochi anni dopo lo consigliò al Milan per il reparto arretrato. Gum ha sempre scelto di difendere i colori del Fluminense pur continuando a coltivare il sogno di giocare in Europa. E adesso l’occasione può esserci da svincolato dopo essersi tolto i panni di una delle ultime e più importanti bandiere del calcio brasiliano. E perché no in Italia? L’occasione a zero è ghiotta.
Ao longo de quase uma década, o zagueiro Gum deixou a sua marca na história do Fluzão! #ObrigadoGum pic.twitter.com/nZYVSshrj3
— Fluminense F.C. (@FluminenseFC) 29 dicembre 2018