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Netta presa di posizione dello Swansea contro il razzismo e ogni tipo di abuso dilagante sui social network. Un tema molto sentito oltreoceano, dove sempre di più sono i giocatori che hanno denunciato gli abusi e le offese subite sui propri profili social, e non solo. Il club gallese, che milita in Championship (la “Serie B” inglese), ha quindi deciso di fare uno “sciopero” di 7 giorni dai social. Quindi nessun post verrà pubblicato né dal profilo ufficiale del club né dai giocatori fino al 15 aprile.
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“Tre elementi della nostra squadra hanno subito abusi nelle ultime settimane e abbiamo voluto prendere questa posizione. Un nuovo appello per attuare il cambiamento che è necessario ora e per il futuro. È assurdo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Gli aspetti positivi dei social media sono riconosciuti ma gli abusi disgustosi e vili a cui assistiamo ogni giorno sono del tutto inaccettabili. Siamo una famiglia e lotteremo sempre fianco a fianco, sia in campo che per aiutare a combattere le ingiustizie. Quando è troppo è troppo”, spiega il club. Un provvedimento forte, in linea con quello attuato da Thierry Henry, che ha disattivato i suoi profili social per le stesse ragioni, “fino a quando chi ha il potere su queste piattaforme non sarà in grado di regolarne l’utilizzo”.
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