La Bundesliga raccoglie nuovi ammiratori e proseliti. E’ il caso di Jorge Valdano, ex bandiera del Real Madrid, che dalle pagine della sua rubrica sul quotidiano spagnolo “El Pais” scrive: “Ogni campionato soffre di qualche pregiudizio, io non avrei mai pensato di dirlo ma amo il calcio tedesco”.
Valdano elogia anche il fatto di essere stato il primo grande campionato europeo a ripartire: “E’ un’ulteriore dimostrazione del rigore con cui fanno le cose, riuscire a giocare per lo spettacolo in stadi desolatamente vuoti è una grande prova di intelligenza e professionalità.” Anche sul piano del gioco lo sviluppo è stato importante: “Dalla nazionale del 2006 di Klinsmann in poi c’è stata una continua evoluzione verso un calcio che fosse più vario ed attraente senza però perdere la competitività.”
Non manca però qualche frecciata di Valdano, soprattutto nei confronti di un giocatore come Thomas Muller: “Nel Bayern di Guardiola era come un’interferenza nel progetto calcistico – attacca lo spagnolo – E’ un giocatore importante per il risultato ma non per lo sviluppo del gioco. Riconosco che sia efficace, ma non mi ha mai emozionato. Nell’ultima giornata Muller è stato inserito nell’11 ideale della Bundesliga, mi sono detto che forse i tedeschi vedono qualcosa che io non vedo. Per fortuna poi ho letto Jonathan Liew sul Guardian e mi sono trovato d’accordo: ‘Thomas Muller è perfetto per la pandemia: un giocatore fantasma per le partite fantasma’”.