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“Possiamo essere orgogliosi di avere un club tedesco di tale caratura, ma la distanza che si è creata con gli altri club è triste, e sta aumentando. È un problema che abbiamo creato noi stessi con la gestione dei diritti tv: la decisione è stata presa ormai 12 anni fa, e mi stupisco che tifosi e addetti ai lavori se ne accorgano solo ora, ormai è tardi”. Questo il quadro desolante disegnato da Heribert Bruchhagen in merito alla situazione che si è creata nella Bundesliga tedesca, dove il Bayern Monaco vince ormai da dieci anni, e pure l’inizio di questa stagione non lascia presagire nulla di diverso per l’immediato futuro. Il dirigente, da 15 anni nel consiglio della DFB (la Federcalcio tedesca), nell’intervista rilasciata a Sport1 ha continuato: “Il divario si è allargato a partire dal 1992, con la ridistribuzione dei fondi: già allora il Bayern Monaco era la squadra più competitiva. Ora la lotta per le coppe europee e la retrocessione rimane sì avvincente, ma quella per il titolo non esiste più. Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund e Lipsia lotteranno per le prime posizioni, ma va detto che non si possono considerare concorrenti del Bayern”.
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