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Episodio increscioso quello avvenuto nel corso dei primi minuti del secondo tempo nel match tra Flamengo e Bahia, finita con il punteggio di 4-3: Gerson, ex giocatore di Roma e Fiorentina, è intervenuto in un battibecco tra un suo compagno di squadre e il colombiano Juan Pablo Ramirez che gli avrebbe detto ‘chiudi la bocca ne***‘. I calciatori del Flamengo hanno cercato di calmare Gerson, che ha poi litigato con Mano Menezes, allenatore del Bahia nonché ex ct del Brasile. Sul caso Gerson-Ramirez, aspetta di vederci chiaro prima di prendere posizione mentre la Federcalcio brasiliana (Cbf), nel ribadire la condanna di qualsiasi forma di razzismo, annuncia di aver sollecitato il tribunale superiore di giustizia sportiva ad aprire un’indagine sull’accaduto.
“Amo la mia razza e lotto per il colore della mia pelle – ha scritto sui social Gerson – è da quando avevo 8 anni, da quando ho iniziato la mia carriera nel calcio, che mi sento dire ‘zitto, negro’. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno nemmeno adesso. Non basta non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti. Non chiuderò la mia bocca, la mia lotta, la lotta della gente di colore non si fermerà. Il razzismo è un crimine e come tale deve essere trattato in tutti gli ambienti, compreso il calcio”.
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