Il presidente de La Liga, Javier Tebas, risponde alle critiche del tecnico del Manchester City Pep Guardiola attraverso un messaggio pubblicato su Twitter: “Pep, dalla Premier imparo ogni giorno, sarebbe bello se ti insegnassero qualcosa sulla macroeconomia del calcio, sugli effetti dei club sull’inflazione dei salari, sulla demografia, sulla penetrazione della pay tv, sulla Cina… e dell’assoluzione al TAS avremo novità”.
L’allenatore spagnolo non è rimasto a guardare ma, anzi, è passato al contrattacco: “Javier, guarda il campionato spagnolo degli ultimi due decenni: tanti campioni di Barça e Madrid. Così tanti. Finalisti di Champions con Valencia e Atlético. Tante le Europa League con il Siviglia come grande dominatore e l’ultimo del Villarreal. L’Europeo con Luis Aragonés, il Mondiale e un altro Europeo con Vicente del Bosque. Messi e Cristiano Ronaldo che da noi fanno cose mai viste e che non vedremo più. Ammirazione e stima da tutto il mondo, ma il problema sono i club di proprietà degli stadi? Io non capisco di macroeconomia, di demografia, di penetrazione della pay TV, o di Cina. Per questo ci sei tu, a dirci perché siamo ancora così lontani dalla Premier League dopo due decenni così incredibili del calcio spagnolo. Perché non ce lo dici e risolvi la situazione?”.
La nuova replica del numero uno del calcio spagnolo non si è fatta attendere: “Stimato Pep, dato che non segui da vicino l’argomento, te lo spiego. Come puoi vedere, negli ultimi anni abbiamo accorciato le distanze con la Premier. La Liga vende in maniera centralizzata i suoi diritti televisivi da soli sette anni, la Premier lo fa da trenta. Inoltre, il Regno Unito ha venti milioni di abitanti in più della Spagna. Cresciamo ogni anno, i nostri club sono in attivo da sette anni. Bisogna preoccuparsi di più per il City Group, che ha accumulato un miliardo di perdite nelle ultime stagioni. Non sono investitori, sono distruttori di denaro che creano inflazione. Avresti vinto così tanti titoli senza doping economico”.