Sebastien Haller è tornato in campo nelle scorse settimane dopo aver vissuto mesi più che complicati con la sua battaglia con il cancro. Ora l’attaccante del Borussia Dortmund si è aperto e confidato in un’intervista all’Equipe: “Ho allontanato la paura, quello stato d’animo non sarebbe servito né a superarla, né a conviverci. Ho pensato: se qualcosa deve accadere, accadrà. Se hai un po’ di controllo, puoi avere più apprensione, paura, ma… Non avevo altra scelta che fidarmi dei medici, che sono stati eccezionali con me. Dovevo continuare ad essere mentalmente forte, dirmi che con questo atteggiamento avrei superato tutto. Da giocatore professionista ho sentito che dovevo avere questa responsabilità”.
Il centravanti ha ripercorso la sua malattia, iniziando dai primi sintomi: “Era maggio ed ero appena arrivato in Nazionale. Avevo un fastidio allo stomaco che è durato per un po’ di giorni, poi mi sono preso l’influenza. Eravamo in Sud Africa, ricordo che indossavo il piumino ma avevo tantissimo freddo. Mi sentivo molto debole”. Successivamente le cose sono peggiorate, proprio nel momento del suo approdo al Borussia Dortmund: “Poi è cominciata una specie di pressione agli addominali, credevo di avere un ernia e ho consultato i fisioterapisti. Ho provato di tutto, massaggi, agopuntura nella zona interessata, ma non è passato. Mi hanno consigliato di fare un’ecografia per chiarire la situazione. Poi hanno visto una massa. Abbiamo fatto la risonanza magnetica la mattina dopo per scoprire se il tumore era benigno o maligno… Tuttavia, ho continuato ad allenarmi. E poi, quando è arrivato l’urologo, mi ha fatto spogliare e in dieci secondi mi ha detto: ‘è un tumore’. In quel momento ti crolla il mondo addosso”.