Wissam Ben Yedder, ex capitano del Monaco ed ex nazionale francese, è stato condannato a due anni di reclusione con la condizionale dal Tribunale penale di Nizza con l’accusa di violenza sessuale. Ben Yedder, che dopo lo scadere del contratto con il Monaco – avvenuto lo scorso 30 giugno – non ha firmato con alcun club. Il giocatore dovrà inoltre pagare 5000 euro di danni morali alla vittima e 1500 di spese legali, oltre a una multa di 5000 euro per un’infrazione del codice della strada. I fatti risalgono alla serata dello scorso 6 settembre, quando Ben Yedder, in stato di ebbrezza, aveva fatto salire sulla propria auto una donna di 23 anni. Successivamente, giunto nel parcheggio del proprio appartamento, aveva cercato di attirare la donna a sé mentre si masturbava. La ragazza era riuscita a fuggire e a chiamare le forze dell’ordine. Il calciatore, fermato dalla polizia, non aveva risposto alle loro domande e al test dell’etilometro risultava positivo ad un elevato tasso alcolico.
“Non ricordo nulla, non posso dire se sono stato io. È a causa dell’alcol che sono qui – aveva spiegato Ben Yedder durante il processo -. A causa dell’alcool ho problemi di memoria. Non ero me stesso, so che è brutto, ma ero sotto l’effetto di alcool, avevo bevuto per un paio di giorni: sono una persona sola, ho difficoltà a fidarmi delle persone perché in passato sono stato tradito in parecchie storie. E così mi sono rifugiato nell’alcol, però mi rendo conto che è stato l’errore peggiore della mia vita”. I guai giudiziari per il calciatore non finiscono qui, né iniziano. In precedenza era stato condannato per frode fiscale in Spagna, dove ha giocato tra il 2016 e il 2019 al Siviglia. Nel corso del prossimo 27 dicembre dovrà inoltre affrontare un processo per violenza psicologica nei confronti della moglie, che ha chiesto il divorzio.