Philipp Lahm si è reso protagonista con una dichiarazioni rivolta agli omosessuali, sconsigliando loro di fare coming out e di parlarne coi compagni di squadra. In sua difesa è tuttavia arrivato Hector Bellerin, terzino dell’Arsenal. Nonostante lo spagnolo non si decisamente il giocatore più conformista della storia (vegano, eccentrico e sempre in difesa dei diritti gay), ha espresso le stesse preoccupazioni di Lahm.
“Non credo che il calcio sia pronto. Negli spogliatoi se ne parla, ma non ho mai sentito nessuno che abbia detto di essere gay. E se qualcuno lo facesse, i compagni di squadra non direbbero nulla e lo farebbero per proteggerlo. È impossibile che un calciatore decida di annunciare la sua omosessualità. Alcuni tifosi non sono preparati. Nel rugby i tifosi hanno cominciato a rispettarlo, ma la cultura del calcio è diversa. Fare coming-out può essere un grande problema”, ha affermato il giocatore dei Gunners. Lo stesso Bellerin è stato vittima di insulti inerenti il suo stile molto particolare: “La gente mi ha chiamato ‘lesbica’ perché avevo i capelli lunghi e ho ricevuto molti altri insulti omofobi, alcuni dei quali negli stadi, ma la maggior parte sui social network. Ho imparato a proteggermi da queste cose, ma a volte possono condizionarti e di tanto in tanto ti portano a metterti in discussione. Ma le persone devono potersi esprimere nel modo che le rende più felici”.