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Alcuni ultras del Beitar Gerusalemme, aderenti al club ‘La Familia’, si sono resi protagonisti di un nuovo caso di razzismo. Sabato, durante una partita disputata contro il Hapoel Tel Aviv, una estesa rissa si è sviluppata fra due gruppi della tifoseria del Beitar, tra cui un centinaio di membri di ‘La Familia’ che protestavano contro l’inclusione nella formazione del giocatore Youssouf Kamso Mara, originario della Guinea e musulmano. Il gruppo di sostenitori di Kamso Mara hanno poi denunciato di essere stati assaliti a pugni e calci da ‘La Familia’. Fra gli aggrediti anche una donna invalida, poi ricoverata in ospedale. “Nei nostri spalti non c’è posto per donne ed invalidi“ le hanno detto, secondo quanto lei stessa ha riferito ai media. Il proprietario del Beitar Gerusalemme Moshe Hogeg – che da anni lotta contro il razzismo nello sport – ha pubblicato su Facebook un messaggio di scuse verso gli aggrediti. Ha aggiunto che ‘La Familia’ “ricorda una organizzazione terroristica” e ha fatto appello alle autorità affinché prendano provvedimenti nei confronti dei suoi membri.
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