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Uli Hoeness, storico dirigente del Bayern Monaco, è intervenuto nel podcast 11 Lives, dedicato alla sua carriera, parte alla carica contro PSG e Manchester City. “Nasser Al Khelaifi il nuovo Uli Hoeness? No, non credo proprio. Non so nemmeno se gli piaccia il calcio. E poi io ho lavorato per guadagnarmi i miei soldi, lui li ha ricevuti in regalo. Glieli mettono a disposizione e non ha bisogno di lavorare per guadagnarseli. E quando vuole un giocatore, basta che va a trovare il suo emiro”.
Parole dure quelle dell’ex presidente del club bavarese che rincara la dose: “La vittoria in finale di Champions League del 2020 mi rende felice ogni volta che la ricordo. Mi stimola sapere che, nonostante il loro budget esorbitante, non abbiano vinto nulla al di fuori della Francia, così come il Manchester City lontano dall’Inghilterra. E perderanno di nuovo contro di noi, non sempre, ma accadrà di nuovo. Batterli mi rende felice, è come dirgli ‘i vostri soldi di m…. non bastano'”.
Hoeness critica la gestione dei due club: “Noi non mettiamo tutti i soldi sul banco in un colpo solo per festeggiare uno o due anni e poi il nulla. Quando si prendono decisioni bisogna assicurarsi di avere stabilità anche per i 3/4 anni successivi e avere la certezza che non crollerà tutto”. Il riferimento, non tanto velato, alla campagna acquisti faraonica da parte del PSG in estate, reo di aver ingaggiato, a cifre folli, Sergio Ramos e Leo Messi.
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