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“Allenare il Barcellona è stata una fortuna incredibile. Quando firmi sai che tutto dipende dai risultati e che l’allenatore sarà sempre il responsabile. Non credo di essere stato trattato ingiustamente, non resta che voltare pagina e non guardarsi indietro”. Sono queste le parole che Ernesto Valverde ha rilasciato alla stampa spagnola di Bilbao in merito al lavoro svolto col club blaugrana, dal quale è stato esonerato circa un mese fa. Nessun rancore dunque per lui, che per il momento si è distaccato dall’ambiente calcistico: “In queste settimane non ho visto molto calcio, ho cercato di tenere un certo distacco ma quando lavori a 200 all’ora in un club non puoi passare subito a zero. Ieri ho visto a tratti la semifinale di Coppa del Re, l’unica gara per intero che ho visto è stata Athletic-Barcellona”.
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Il merito al proprio futuro ha poi aggiunto: “Per il futuro non ho ancora deciso nulla, mi piace fare cose strane, Iniesta per esempio mi ha parlato bene del Giappone. Vedrò altre squadre, mi confronterò con altri allenatori e poi vedremo”. A Valverde è stato chiesto delle due eliminazioni in Champions con Roma e Liverpool che a detta di molti hanno alla lunga pesato parecchio sul suo esonero: “Per me sono state due partite diverse. A Roma siamo rimasti sempre in partita e pensavamo di poterne uscire fuori, a Liverpool ci hanno fatto subito gol, ne avessimo fatto uno noi ci saremmo qualificati e invece ne abbiamo presi due in un minuto – replica – La Champions è difficile da vincere, dipende da una partita, da una situazione, nella Liga invece conta quello che fai per tutto l’anno”. E a proposito di corsa al titolo, ammette: “Il Real è forte ed è molto concentrato sul campionato”.
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