[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Resto ma volevo lasciare il Barcellona. Continuerò qui con la stessa voglia di vincere. Darò il massimo. Per tutto l’anno ho suggerito al presidente di farsi da parte, servono persone più giovani. Ma fondamentalmente credevo che il mio tempo al Barcellona fosse finito. La sconfitta contro il Bayern Monaco non c’entra nulla, anche se è stato un grave danno di immagine. E’ stato un anno difficile. Il presidente mi ha detto che avrei potuto scegliere il mio futuro ma non ha mantenuto la parola“. Adesso è anche ufficiale. Leo Messi, fuoriclasse del Barcellona, annuncia ai tifosi in un’intervista ai microfoni di Goal la sua decisione di fare un passo indietro rispetto al braccio di ferro con il club blaugrana. Nella stagione 2020/21 il classe 1987 resterà con il club che l’ha cresciuto. Ma la decisione è sofferta: “Continuerò nel club perché il presidente mi ha detto che l’unico modo per restare era il pagamento della clausola di 700 milioni. Impossibile. L’altro modo era il processo ma io non andrei mai per vie legali contro il Barcellona. Burofax? Serviva a chiarire che volevo andare via. Non per creare un polverone, ma se non l’avessi inviato sarebbe stato come se non fosse successo niente. Mi hanno fatto notare che non l’ho inviato inviato prima del 10 giugno, ma eravamo nel pieno delle competizioni e non era quello il momento”. Poi sui momenti in cui ha maturato la decisione: “Quando l’ho detto alla famiglia, è stato un dramma. Piangevano tutti. Ma mi hanno ferito certe cose che sono state scritte su di me. Avrei potuto andarmene svariate altre volte dal Barcellona ma non l’ho mai fatto”. Poi sulla figuraccia in Champions League: “Vincere è sempre difficile. Ma è necessario restare competitivi. Non dobbiamo permettere situazioni come quelle di Roma o Liverpool. Poi c’è stata Lisbona…non immaginavamo un esito simile. Conoscevamo la forza del Bayern Monaco, abbiamo fornito una pessima immagine di noi stessi”.
CONTINUA
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]