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Oltre un miliardo di debito, una situazione talmente critica che la scorsa estate ha portato addirittura all’addio di “Sua Maestà’ Leo Messi, eppure il mercato del Barcellona dall’arrivo di Xavi è stato semplicemente regale. Già dalla sessione di gennaio 2022 quando sono arrivati Ferran Torres per 55 milioni di euro complessivi dal Manchester City e Pierre Emerick Aubameyang, svincolato sì dall’Arsenal ma con un stipendio importante che grava sulle casse di una società in cerca di una svolta. Anche l’estate 2022 sembrava non esser partita sotto una buona stella, con l’obbligo di ritardare l’ufficialità di due parametri zero come Franck Kessie e Thomas Christensen, sempre per la stessa motivazione: la Liga impone un tetto del 60% degli stipendi dei calciatori rispetto alla entrate, se superato è impossibile aggiungerne altri. Eppure dopo qualche addio e nuovi introiti commerciali non solo il Barca è riuscito ad annunciare i due svincolati, ma ha rinnovato – a cifre inferiori – il contrario di Ousmane Dembele aggiungendo nell’ultima settimana due pezzi da novanta, per una cifra superiore ai 100 milioni di euro, come Raphinha del Leeds e soprattutto la Scarpa d’Oro delle ultime due stagioni, Robert Lewandowski. Colpi che hanno fatto schizzare le quotazioni di un Barcellona, reduce da un’annata con tantissime ombre e poche luci, desiderosa di tornare al successo con il suo ex capitano Xavi in panchina, vittorie che potrebbero essere linfa vitale anche dal punto di vista finanziario per una società che a dispetto delle apparenze e della campagna da acquisti è ancora in piena crisi economica.
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