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“Non ho molti ricordi perché è stato un momento molto triste. Vedevo tutti gli altri bambini che correvano, sorridevano, giocavano, è stato un periodo davvero difficile della mia vita. Ricordo la sensazione di non sapere come spiegarlo agli altri, la vergogna di essere diverso. Non volevo questo tipo di attenzioni”. Comincia così il drammatico racconto dell’attaccante del Barcellona Martin Braithwaite, che in un’intervista rilasciata alla CNN ha ricordato gli anni della sua infanzia. Un’infanzia difficile, in quanto il danese era affetto da una grave malattia, denominata di Legg-Calvé-Perthes. Una sindrome pediatrica degenerativa del femore, che lo ha costretto per alcuni periodi sulla sedia a rotelle, e con un futuro incerto.
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Fortunatamente, la situazione è poi progressivamente migliorata, tanto che il danese ha recuperato la piena mobilità ed è riuscito a coronare il suo sogno: “Ho sempre desiderato fare il calciatore, da quando ero molto piccolo non avevo nient’altro in testa. E non avevo un piano B, perché quando non hai un piano B non ti distrai dall’obiettivo. Ma il mio è stato un viaggio infernale”, conclude Braithwaite.
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