“Il calcio e lo sport in generale hanno un grande valore per aiutare le persone. Sono ponti per costruire rapporti, ma anche una terapia per la gente dell’Ucraina e soprattutto per i bambini”. Queste le dichiarazioni di Andriy Shevchenko, ex giocatore del Milan, Pallone d’Oro 2004, e attuale presidente della Federcalcio ucraina, nel corso della cerimonia annuale della “Hall of Fame del Calcio Italiano” a Coverciano. “Voglio ringraziare il Presidente Gravina per l’opportunità data ai bambini ucraini di venire qui a Coverciano, in questo bellissimo centro tecnico. Per me è un onore entrare nella Hall of fame del calcio italiano e ringrazio l’Italia per essere vicina all’Ucraina nel momento più difficile della nostra storia”, ha concluso emozionato l’ex Milan, che entra nella Hall of Fame come calciatore straniero. Con la maglia rossonera Shevchenko ha realizzato 175 gol in 322 presenze, vincendo una Champions League, uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Uefa e una Supercoppa Italiana.
A margine dell’evento, Sheva si è soffermato sul momento di Rafa Leao: “Penso che un giocatore come lui sicuramente deve essere tutelato bene perché è un patrimonio per la squadra ma penso che anche Leao dovrebbe fare un passo avanti per fare di più per la squadra. Il campione non è solo quello che fa qualcosa di importante in attacco, perché un campione è un leader, un campione è quello che nei momenti difficili aiuta la squadra. Credo che Leao abbia la potenzialità per diventare un leader, adesso lui lo deve dimostrare”. Parlando del momento della formazione guidata da Paulo Fonseca, Shevcenko ha aggiunto: “Non entro sul settore tecnico, penso che i tifosi del Milan stanno aspettando i risultati. Ci sono momenti in cui il Milan gioca bene, la partita contro il Real Madrid è stata fantastica ma il Milan ha bisogno di continuità e soprattutto avere una strada per costruire una squadra forte che possa vincere lo scudetto e magari in futuro rientrare nella lotta per la conquista della Champions League”.