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“Come cambia lo spogliatoio con o senza Cristiano Ronaldo? Non cambia molto, perché credo che l’immagine di Ronaldo, straordinaria, dentro allo spogliatoio diventa come quella di un altro calciatore, molto serio, molto professionale. L’immagine di Ronaldo si crea al di fuori dello spogliatoio, ma dentro è un ragazzo che comunica con gli altri, è molto serio, molto professionale. È un esempio. Everton? L’ho presa come un’altra esperienza. È vero che il finale di Napoli è stato un po’ deludente per me. Mi ha un po’ deluso questo finale, un po’ strano, imprevisto anche: è vero che non stavamo andando benissimo in campionato, ma è anche vero che eravamo agli ottavi di Champions, battendo il Liverpool nel girone, battendo il Salisburgo. Poi c’è stata questa decisione che valuto come una cosa positiva per tutti e due: se non c’è più sintonia, ciao e arrivederci. Io ho avuto la fortuna di essere stato scelto dal Bayern, dal Chelsea, dal Paris Saint Germain. Tutte squadre con cui è più facile vincere che perdere”. Queste sono le recenti dichiarazioni di Carlo Ancelotti, intervistato da Sky Sport per un resoconto sulla sua sensazionale esperienza alla guida del Real Madrid. L’allenatore italiano ha menzionato Cristiano Ronaldo tra le sue riflessioni, per poi approfondire alcuni aspetti della sua carriera.
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