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Il difensore dell’Amiens Arturo Calabresi, italiano in prestito dal Bologna, dice la sua sullo stop al campionato francese che ha decretato così la retrocessione in seconda divisione della squadra transalpina con dieci giornate di Ligue 1 ancora da giocare e una lotta salvezza che era più aperta che mai. Al Corriere della Sera il figlio dell’attore Paolo conferma di non essere per nulla d’accordo con questa decisione: “Se ce l’aspettavamo? No, tutto faceva pensare alla ripresa degli allenamenti a metà maggio. Il presupposto del calcio è la passione e allora mi chiedo: la gente vuole realmente la ripresa, vuole gioire o disperarsi per un gol? O ne stiamo parlando solo per difendere degli interessi? È stata una decisione che mi ha toccato profondamente, soprattutto dopo aver conosciuto una realtà del genere che si è guadagnata ogni cosa con grande fatica e combattendo fino alla fine. Se si leva la possibilità di farlo, cancellando le ultime dieci giornate e ci si basa su una statistica, allora mi sembra una decisione superficiale. Non faccio polemica, ma spero che chi può, vada fino in fondo”.
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