Ballano tredici punti tra Liverpool e Manchester City, sembra incredibile ma è vero. La clamorosa battaglia per la scorsa Premier League, risolta negli ultimi minuti dell’ultima giornata a favore dei ragazzi di Guardiola, quest’anno sembra destinata a non esserci, perché i ragazzi di Klopp hanno dovuto fare i conti con un inizio davvero da incubo in campionato. Tanti risultati negativi che per ora fruttano soltanto l’undicesimo posto nonostante una rosa, con un Mané in meno ma con tanti giocatori di livello in più aggiunti, che pochi mesi fa era giunta in finale di Champions.
Ma è pur sempre il Liverpool e il City lo sa bene: nella sfida secca può sempre mettere in difficoltà la corazzata di Guardiola, reduce peraltro da un clamoroso 0-0 contro il Copenaghen in Champions in cui un’espulsione, un rigore sbagliato e la scelta di non schierare Haaland dal primo minuto è costata due punti. Si volta pagina e il fenomeno norvegese, a caccia di altri record e di altri gol, sarà lì a guidare l’attacco della seconda in classifica, che quest’anno la lotta serrata sembra volerla fare con l’Arsenal delle meraviglie.
La sensazione, però, è che solo una squadra sia in grado, una volta uscita dal tunnel, di tenerle testa nello scontro diretto: è il Liverpool di Salah, Elliott e soci, anche se mancherà Luis Diaz (out per tutto il 2022) e soprattutto giocherà con l’acqua alla gola di chi sa di non poter perdere altri punti per strada. Insomma, è uno stress test niente male per il City, è la partita di riscatto per il Liverpool.
Ad Anfield c’è ben altro oltre ai tre punti in palio, non una semplice partita ma uno scontro tra due modi di vedere il calcio, tra chi ha dominato nel lungo periodo, il Manchester, e i rivali che nel frattempo hanno però portato a casa tutti i trofei possibili nella gestione Klopp, facendosi probabilmente apprezzare di più. La speranza è che ci si possa divertire come l’anno scorso, e tutto fa pensare che saremo accontentati.