Una prova di maturità, ecco a cosa è chiamata la Roma di Luciano Spalletti che il 17 agosto esordirà nella Champions League 2016-17 nel primo confronto del playoff contro il Porto di Nuno Espirito Santo. Una doppia sfida da dentro o fuori che ha un duplice significato: economico, i 35 milioni messi in palio fanno gola e consentirebbero di migliorare la rosa con acquisti di spessore (Borja Valero, Ziyech, Bruno Peres i nomi più gettonati). Ma la qualificazione vorrebbe anche dire aver superato quello scoglio psicologico che tiene la Roma americana da anni in un limbo che non la vede ancora stabilmente una grande squadra non solo a livello italiano ma soprattutto in ambito europeo. Un appuntamento fallito negli ultimi 5 anni da Napoli, Lazio e Udinese ma non dal Milan, unica squadra italiana dell’ultimo lustro ad aver superato l’ostacolo del play off.
I giallorossi arrivano alla sfida con i favori del pronostico, seppur molto limati dal blasone europeo del Porto che fa paura nonostante il deludente terzo posto della scorsa stagione dei Dragões. Spalletti aveva chiesto minimo tre difensori ed è stato accontentato. Vermaelen, Fazio e Juan Jesus rappresentano dei colpi di spessore che possono garantire qualità, esperienza e anche una certa dose di duttilità tattica. Ma attenzione ad un eventuale colpo last minute, la Roma ha infatti registrato nella lista Champions 23 giocatori su 24 lasciando un posto per un possibile acquisto da inserire prima della mezzanotte del 17. Un centrocampista o un difensore, più probabile una pedina nel ruolo di terzino con il tuttofare Alessandro Florenzi spostato in avanti a centrocampo o in attacco.
Il precampionato estivo romanista non ha fatto che insinuare dubbi nella testa di Spalletti. Il portiere Alisson sembra aver convinto il tecnico, probabile un impiego del brasiliano in Europa con il polacco Wojciech Szczesny impegnato a difendere i pali giallorossi in campionato. Ma le amichevoli estive della Roma hanno visto un protagonista assoluto: quell’Edin Dzeko che lo scorso anno tra prestazioni opache e gol clamorosamente sbagliati perse il posto a favore di Diego Perotti. Quest’anno sembra un altro, lo dice Spalletti, lo dice Sabatini e lo ribadisce lui sul campo con valanghe di gol segnati anche ad avversari di tutto rispetto come il Liverpool di Klopp. Spalletti potrebbe preferirgli Perotti in un attacco votato alle ripartenze ma il bosniaco lancia segnali importanti. L’altro ballottaggio riguarda la fascia sinistra che dopo l’infortunio di Mario Rui non ha ancora conosciuto un padrone: Emerson Palmieri vuole dimostrare di essere pronto ad una maglia da titolare ma Spalletti probabilmente si affiderà all’esperienza di Juan Jesus che non ha sfigurato in questo precampionato. Molto bene anche l’uomo mercato Leandro Paredes che si gioca il posto di regista con il compagno e amico Daniele De Rossi reduce da un grande europeo. Le certezze della Roma sono sempre le stesse: Kostas Manolas, Radja Nainggolan, Alessandro Florenzi, Mohamed Salah, Stephan El Shaarawy e Kevin Strootman che è sembrato nell’ultima uscita un po’ in ritardo di condizione ma è normale per un fisico imponente come quello dell’olandese. Queste insomma le armi di una Roma che non vuole fallire il primo appuntamento stagionale in una gara che può valere una stagione e, soprattutto, il futuro.
Le quote vedono il Porto favorito nella gara di andata, con la Roma vincente in Portogallo a 3.20. I giallorossi sono però leggermente favoriti per quanto concerne il passaggio del turno (1.80 contro 1.90 dei lusitani). E’ possibile scommettere su questo e sugli altri incontri di Champions League usufruendo del codice bonus Unibet: CPIT-50.