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“Stare a contatto con la natura è la cosa più bella, faccio piccoli lavori che mi danno grandi soddisfazioni, mi accontento delle piccole cose che alla fine sono le più belle e le più grandi”. Queste le parole di Roberto Baggio, che si gode la tranquillità della vita lontana dal calcio, dopo il ritiro avvenuto nel 2004. Nonostante i molti anni passati, però, è ancora al centro dei ricordi dei tifosi, che lo sommergono ancora di lettere e messaggi pieni di affetto: “È una cosa bellissima”, spiega in un’intervista rilasciata a “Il Venerdì”, in uscita domani con Repubblica, “sorprendente tutto questo affetto dal momento che sono passati tanti anni da quando giocavo. Non so, forse la gente apprezza di me la semplicità che mi ha sempre contraddistinto”.
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Inevitabile poi un commento sull’ultimo anno e mezzo, segnato dal Covid e dalle recenti scomparse di Paolo Rossi e Diego Armando Maradona: “Due persone a cui tutti eravamo legati, due esempi nel mondo del calcio, hanno segnato un’epoca, hanno fatto la storia del nostro sport, ma io ho avuto la fortuna di averli come amici e forse ho perso più di qualcun altro”. Effetto della pandemia è anche l’assenza di pubblico sugli spalti: “Credo che il calcio senza il pubblico sia veramente tristissimo. Al di là dell’importanza della partita, è veramente triste senza i tifosi”, conclude ‘Il Divin Codino”.
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