L’allenatore dell’Everton Carlo Ancelotti è stato intervistato dal Corriere dello Sport, che l’ha raggiunto mentre l’ex allenatore di Milan e Napoli sta passando il periodo di lockdown a Liverpool. “Stiamo vivendo qualcosa di nuovo e tutto questo ci cambierà nel profondo – dice Ancelotti sull’emergenza Coronavirus – La salute è la priorità, sento parlare di ipotesi di ripresa, adesso quando si finisce e quando si riparte non mi interessa per niente.”
Ancelotti spiega anche le misure intraprese dalla Premier League: “All’inizio è stato imposto a tutte le squadre di dare tre settimane di vacanza a tutti, dai giocatori ai dirigenti e lo staff. L’idea era di ripartire a maggio ma è fuori discussione che sia possibile. Taglio degli stipendi? Ne sento parlare, non sono soluzioni tempestive e attuali.” Sul futuro dopo la pandemia, il tecnico è chiaro: “Cambierà tutta l’economia, anche il calcio dovrà ridimensionarsi. I diritti tv varranno di meno, allenatori e giocatori avranno ingaggi più bassi e i biglietti delle partite costeranno di meno perchè la gente avrà meno soldi.”
Infine Ancelotti ha parlato anche di una conversazione avuta con Jurgen Klopp in merito alla disputa a porte aperte di Liverpool-Atletico Madrid, quando la pandemia era già in atto: “Jurgen mi ha detto che far giocare quella partita in quelle condizioni è stato un atto criminale, penso abbia ragione.”