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“Nessuno ha mai pensato ad uno sciopero, si sono resi conto dell’astrusità delle norme approvate e contano molto sulla nostra responsabilità . La pazienza ha un limite e speriamo si possa tornare a ragionare sulle norme“. Queste le parole di Umberto Calcagno, vice presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, intervenuto ai microfoni di Sport Show di Radio Punto Nuovo. “E’ evidente a tutti che non si tratta di avere provvedimenti di favore, ma stiamo parlando di tutti i calciatori professionisti, anche di Serie B e Serie C, che hanno avuto l’ultimo stipendio a marzo con la mensilità di gennaio e febbraio” ha aggiunto Calcagno, “se un sistema federale ritiene giusto che per 5 mesi e mezzo non debbano essere pagati famiglie e calciatori, mi sembra sbagliata e continueremo a contrastarla in ogni sede“. “Ognuno può pensarla come vuole, sicuramente stiamo mandando in cassa integrazione ragazzi di LegaPro che vedranno i soldi tra 90 giorni e gli stiamo dicendo che forse devono ripartire” ha concluso il vice presidente dell’AIC.
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