[the_ad id=”10725″]
La prima giornata del campionato tedesco si apre con la vittoria del Bayern Monaco di Carlo Ancelotti sul Werder Brema. Una partita assolutamente dominata fin dal primo minuto attraverso una prestazione totalmente differente da quella mostrata in Supercoppa contro il Borussia Dortmund. Ecco il tabellino ed il racconto del match.
Bayern Monaco – Werder Brema 6-0Â (9′ Alonso, 13′, 46′ e 76′ Lewandowski, 66′ Lahm, 73′ Ribery)
Formazioni:
BAYERN MONACO (4-3-3): Neuer 6; Lahm 8 (dal 74′ Rafinha 6,5), Martinez 6,5, Hummels 6,5, Alaba 6 (dal 78′ Bernat s.v.); Alcantara 7,5, Alonso 6,5 (dal 64′ Kimmich 6), Vidal 6; Muller 7,5, Lewandowski 8, Ribery 7,5
Allenatore: Carlo Ancelotti
WERDER BREMA (4-2-3-1): Wiedwald 5,5; Selassie 4,5, Sane 4,5, Diagne 5, Caldirola 5,5; Fritz 5, Bauer 5,5; Yatabare 4,5, Grillitsch 5,5 (dal 74′ Eggestein 4), Bartels 6 (dal 88′ Thy s.v.); Johannsson 5 (dal 64′ Sternberg 4,5)
Allenatore: Viktor Skripnik
Arbitro: Christian Dingert
Dopo una prestazione “incerta” in Supercoppa di Germania, seppur terminata con la vittoria sul Borussia Dortmund, il nuovo Bayern Monaco di Carlo Ancelotti aveva bisogno di tornare a dominare le avversarie sul piano del gioco. Mentalità mostrata fin dai primi minuti dove i campioni hanno annullato il Werder Brema attraverso un possesso palla vicino al 70%. Il match è iniziato con un’insistente pressione sulla fascia destra dove capitan Philip Lahm ha più volte messo in difficoltà la retroguardia avversaria. Al settimo minuto arriva la prima vera occasione con il passaggio del terzino per Thomas Muller, conclusione ribattuta da Diagne. Due minuti più tardi arriva la rete attraverso un altro cross del capitano, deviato dalla difesa, con la palla che termina sui piedi di Xabi Alonso che dai 22 metri stoppa e calcia al volo infilandola sotto la traversa. Con il Werder in “bambola”, Lahm continua a dominare sulla destra e serve nuovamente Muller, tiro deviato con palla che va a Frank Ribery che non riesce a piazzarla efficacemente. Al 13′ un altro blackout della difesa ospite è fatale con il filtrante del francese che trova Robert Lewandowski, il centravanti decentratosi verso sinistra al momento dell’assist, corre in posizione regolare ed indisturbato verso l’area e piazza la palla sul secondo palo con Wiedwald assolutamente incolpevole. Il Brema subisce e non reagisce cercando di presentarsi in area avversaria solamente con lanci lunghi e cross sbilenchi dall’out, situazione perfetta per il Bayern che pressa poco e conserva energie giocando con passaggi corti stile Guardiola. Azione spettacolare al 31′ con Thiago Alcantara che salta l’avversario con un elastico e serve Muller in area, stop e tiro parato da Wiedwald. Un minuto più tardi il Bayern sfiora il tris con un tiro potente di Muller dai 30 metri, la palla si stampa sul palo e sulla ribattuta arriva Lewandowski che in maniera sbilenca calcia alto sopra la traversa. La totale confusione degli ospiti porta l’italiano Luca Caldirola a sfiorare l’autogol con una goffa mezza rovesciata che scheggia l’incrocio dei pali della propria porta in un tentativo di liberare l’area di rigore. Al 39′ Ribery, Muller e Lewandowski s’inventano una magica triangolazione che porta il centravanti polacco in area di rigore e da posizione centrale cerca di piazzarla col piattone, pallone sulla traversa e secondo legno del match.
Bastano solamente 45 secondi della ripresa per segnare il 3-0 con il contrasto vinto da Alcantara, la palla servita da Alonso in verticale per Muller ed il traversone in mezzo che Lewandowski converte in rete in una maniera inusuale (“tiro” al volo con i tacchetti del scarpino destro). Con l’avvio shock di questo secondo tempo il Werder riesce a rispondere solamente su situazione di palla inattiva con il calcio d’angolo ribattuto ed attraverso il contro-cross di Selassie, Caldirola prova a tirare col mancino al volo concludendo sull’esterno della rete. Con i minuti che passano ed il risultato in cassaforte, il Bayern prova a fare “accademia” nel tentativo di addormentare il match. Dopo diverse leziosità ed un contropiede rischiato, al 66esimo arriva il 4-0 con l’ennesima discesa di Lahm che combina il “dai e vai” con Muller e dal lato destro calcia potentemente sul secondo palo incoronando la sua fantastica partita. Quattro minuti più tardi Alcantara pesca Muller in area di rigore, l’attaccante s’impappina controllando il pallone ed il suo tiro di sinistro viene smorzato dall’intervento della difesa avversaria. Non riuscirà a segnare ma diventa fondamentale in fase d’assistenza, Thomas Muller al 73esimo alza lo sguardo in area e trova Ribery sul dischetto del rigore, conclusione decisa e 5-0. Con questo passaggio decisivo l’attaccante tedesco sale a quota 3 assist personali. Al 76′ assistiamo ad un’ingenuità pazzesca del neo entrato Eggestein che sbagliando lo stop nella propria area regala il pallone a Rafinha, contatto con la maglia e calcio di rigore regalato al Bayern. Dagli 11 metri si presenta Lewandowski che calcia a fil di palo nonostante l’estremo difensore avesse indovinato la traiettoria, standing ovation per la tripletta del polacco. L’unico “brivido” (se così lo possiamo chiamare) sulla schiena dei tifosi casalinghi lo si ha esattamente un minuto dopo il rigore quando un lancio lungo trova scoperta la difesa del Bayern e Neuer sbaglia una delle sue classiche uscite alla “superman” lisciando il pallone, Yatabare non riesce a coordinarsi per calciare nella porta sguarnita. Nonostante il 6-0, i bavaresi continuano ad attaccare sfiorando la quaterna di Lewandowski in ben due occasioni nel giro di pochi secondi verso l’80esimo minuto.
Un match che si chiude senza recupero e con un solo ammonito, per altro all’87’ (Stranberg) un evidente segnale di una partita senza una grossissima intensità per via dello scoraggiamento mostrato dai giocatori dei Werder Brema. Una goleada che avrebbe potuto prender margini ancor più grandi se il Bayern fosse stato più cinico. Tutto facile per Robert Lewandowski costantemente trovato da solo con lanci lunghi, sfortuna per Thomas Muller che si è “limitato” agli assist per i compagni, dominio assoluto per Philipp Lahm sulla fascia di destra. Insomma, buona la prima per Carletto Ancelotti.
Un appunto “extra-calcistico” per il grandissimo gesto dei tifosi presenti all’Allianz Arena con il minuto di silenzio per le nostre vittime del terremoto. Commozione, messaggi di cordoglio sul maxi-schermo ed uno striscione scritto in italiano.